Mi ha scritto un punteruolo!

Bordighera: ”Ciao, sono il Punteruolo Rosso”

Bordighera: ''Ciao, sono il Punteruolo Rosso''

“Viste le ultime notizie apparse si tutti i quotidiani, le innumerevoli discussioni ascoltate nei vari simposi e, soprattutto, ascoltando, qua e là, le opinioni della cittadinanza, vorrei, in rappresentanza di tutti i miei simili, a questo punto veramente numerosi e diffusi, presentare una pubblica lamentela.
Intanto mi presento: il mio nome è Rhynchophorus ferrugineus, ma sicuramente tutti voi ci conoscete come “Punteruolo Rosso”. Non credo sia determinato dall’aggettivo che compone il mio nome, (Rosso) ma siamo stati tacciati e accusati di pubblico terrorismo e condannati all’estinzione per i danni arrecati, in modo barbaro, alle palme delle città rivierasche che già solo nella città di Bordighera si contano in oltre 800 unità.
Fermo restando che per il nostro vivere ci cibiamo proprio della parte tenera di queste palme, respingiamo l’accusa di terrorismo e catastrofe procurata per i seguenti motivi:
1) Siamo stati voluti dal Creatore cosi fatti, residenti in un territorio di grande estensione e con un numero proporzionato di palmeti, avendo come antagonisti alcuni uccelli che vanno ghiotti delle nostre larve e che equilibrano così la nostra presenza, come avviene in natura in mille altre situazioni.
2) La nostra presenza su questo territorio non è stato voluto da noi, il Vostro clima è favorevole ma meno che quello africano, e non era neanche previsto nei piani della Natura, ma siamo stati importati e diffusi a queste latitudini per colpa di disattenti che hanno importato piante infette.
3) Quando nel 2007 sono state scoperte le prime “infezioni”, cioè i nostri avi, non è stato fatto nulla per contrastare la diffusione, allora e negli anni successivi, pertanto la riproduzione a macchia d’olio è stata inevitabile.
A nostra totale discolpa vorrei sottolineare quanto segue: se Voi, dopo una vita di stenti, trovaste una banca con le porte spalancate e il denaro sul bancone, non approfittereste di tanto ben di Dio? Ebbene, noi stiamo facendo quello, ci riproduciamo e per farlo abbiamo bisogno di cibo. E’ scritto così nel nostro DNA! Consapevoli che quello che Voi ritenete un “danno epocale” è deprecabile e da combattere, fate Voi qualcosa. Perché noi non possiamo che fare ciò per cui siamo stati creati; cibo, larve, punteruolo, volo su una nuova palma e così via…
Ognuno faccia la sua parte. Ma sbrigatevi, perché tra poco le palme sono finite. Grazie”.

Valerio Moschetti
2 luglio 2014

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