“Non ci posso credere…”. Questa è la frase che ho pronunciato quando il signor Cortesi, della Alzani Editore, mi ha aperto il bagagliaio della sua auto, giovedì pomeriggio e mi ha mostrato, perfettamente confezionati, 200 libri dalla copertina color del mare su cui spiccava, come la spuma bianca delle onde, il titolo che mi aveva suggerito Maria Luisa Lavia: “Storie di un uomo da Mare”. Il libro, il mio primo libro di racconti aveva lasciato la tipografia a Pinerolo, riposto tra chissà quante altre edizioni pronte ad essere consegnate, per raggiungermi proprio qui, al mare. Ero emozionato, quasi impaurito da quelle pagine in cui le mie emozioni, raccolte in tanti anni e presuntuosamente presentate al pubblico dei lettori, erano pronte ad affrontare il vento, le onde, il giudizio di chi ama leggere e ai quali donavo una parte di me.
Mettere insieme un libro non è cosa semplice, ora lo sò. Non basta scrivere su una tastiera parole su parole, un pensiero dopo l’altro, una sequenza di emozioni che rincorrono la tua anima. Un libro è un viaggio meraviglioso, pieno di difficoltà, di ore trascorse a rileggere, a far leggere, a correggere sapendo che una virgola, un accento o un articolo sbagliato sicuramente la faranno franca. Poi la scelta di un titolo, della copertina, trovare il denaro per pagare la stampa, la paura continua che tutto sia un fiasco e che, a parte famigliari e qualche amico fidato, i tuoi libri restino per sempre nella tua cantina, in attesa di un Natale in cui li userai per regalo. Eppure continui, non molli, perseveri in quel progetto che diventa lentamente una realtà, non più un sogno raccontato. Ecco, realizzare un libro, così come l’ho fatto io, è davvero un viaggio per mare. Non una crociera comoda, con l’aperitivo pronto sul bordo della piscina, ma una traversata dove il vento e le onde, a volte amiche, a volte furiose e tempestose, ti avvolgono, ti cullano o ti sbattono sul teck della coperta quando meno te lo aspetti. Ma in mare, come nella vita, non si è mai da soli. Guardi negli occhi chi ti sta vicino e ti sorride: “Ce la facciamo, vedrai… andrà tutto bene!” Così è stato, questa splendida regata ha concluso la sua prima tappa con successo. Molti hanno scelto il mio libro, non solo gli amici. Qualcuno mi ha già scritto: “Pensavo di leggerlo per rispetto nei tuoi confronti, invece mi ha “preso” e l’ho finito in un giorno. Mi ha divertito, a tratti emozionato, si intravede il tuo cuore…”. Ecco, quelle parole son valse la fatica, così come l’impegno dei miei figli a leggere alcuni racconti al pubblico, o il cuore dolce di Marina che mi ha seguito in questa parte così difficile della regata. Perché sinché si è a riva, a tracciare la rotta sorseggiando uno spumante, tutto sembra facile. Quello che conta davvero è quando il vento rinforza, le sartie si tendono e le vele sventano appena ti distrai un attimo dalla rotta. Io dico grazie a queste persone e agli amici, quelli che ascoltavano le mie parole con il sorriso sulle labbra, pronti ad applaudire e a farmi sentire quello che vorrei tanto diventare; uno scrittore vero. Io ci ho messo il cuore; nei miei racconti, nell’impegno per la manifestazione in cui ho potuto presentarlo. Come sempre. E il cuore mi ha ripagato, perché il mio cuore siete voi che c’eravate. Qualcuno non è potuto venire per impegni di lavoro o altro, ma mi ha scritto in posta privata chiedendomi il libro: “Con una dedica tutta per me…”. C’eravate anche voi, venerdì 5 settembre 2014, lo so. C’erano anche i miei genitori ai quali avrei regalato una soddisfazione senza prezzo, se non fosse che per loro il tempo di vivere è passato. In mezzo a quella gente, seduti ad un tavolino, ho visto anche mia madre, con il suo bastone dal manico d’osso e il vestito bianco, che le donava così tanto, e mio padre, mentre si teneva la testa, reclinata indietro, come tutte le volte che ascoltava qualcosa provando interesse. Ora il libro troverà posto nelle librerie di Piemonte e Liguria, per iniziare la tappa più difficile; il giudizio, la scelta, di chi non mi conosce. Buon vento, libro mio, che tu vada lontano…
Il libro viene venduto anche via posta, al prezzo di 12 euro + 1,30 spese di spedizione. Potete farne richiesta all’indirizzo: valmos@yahoo.it
Bisogna essere grandi marinai per non tornare in porto quando il vento cala..
dimmi dove posso trovarlo a torino… e in bocca al lupo!!!!
Complimenti Valerio…ho ripensato alle tue parole…e mi sembra anche a me di rivedere tua mamma …così fiera è dolce…e tuo papà che voleva fare il duro…ma aveva un sorriso che ti prendeva….erano veramente delle brave persone….e in quanto a me ti capisco…perché io sono cresciuta in mare con mio papà che faceva il capitano….quante gite ho fatto in questi enormi yacht….e solcato mari e onde e vento…..Complimenti x il tuo libro…
Bravo Valerio …….ti voglio bene. TU sei un cuore gentile !
grazie Rossanna. Ho coronato un sogno
Grazie davvero. Se casomai acquisterai un libro sarà un piacere scriverti una dedica personale
ciao Max, posso fartelo avere io. Comunque dovrebbe essere distribuito in molte librerie. Fammi pubblicità!!! un abbraccio
Ognuno naviga nel proprio mare, inseguendo la personale stella polare. Un bacio, papu
ciao Max, te lo posso dare io, che è il sistema più sicuro così ti scrivo anche una dedica.